Tra gli street artist più quotati e amati dal pubblico, Shepard Fairey, Obey in arte, nasce nel 1970 a Charleston, nel South Carolina. La subcultura punk e skater caratterizza la sua giovinezza e resterà per sempre impressa nelle sue opere dai primi manifesti al successo mondiale. Il suo nome significa “obbedire”: un ironico riferimento al controllo e all’omologazione della società contemporanea, tratti che sempre cercherà di criticare e mettere in discussione con le sue opere.
Con la rappresentazione del celebre lottatore Andrè The Giant, nel 1989 arriva il primo successo dello street artist. Per l’occasione i muri di Providence furono tappezzati di adesivi con sopra il volto stilizzato del wrestler, divenendo la sua prima tela. Si è trattato di un vero e proprio manifesto, divenuto il simbolo dell’artista e del marchio di moda fondato da Shepard Fairey stesso, recante nel logo proprio il volto di Andrè The Giant. Obey Clothing ha così permesso allo street artist di diffondere il suo messaggio al grande pubblico superando i tradizionali confini del medium artistico.
Tra le collaborazioni internazionali ricordiamo invece il caso Mozilla Foundation (ex Netscape Communications Corporation), l’organizzazione no-profit che detiene l’omonimo browser per la quale Obey ha ridisegnato il t-rex rosso mascotte dell’azienda.
Impegnata socialmente, l’arte di Obey non fa a meno di prendere posizioni politiche: nel 2008 l’artista dà infatti forma a Hope, manifesto a colori del volto di Barack Obama realizzato con l’iconico stencil. Mai ufficializzata dal comitato elettorale del politico, l’opera ricevette dopo la vittoria di questi un ringraziamento da Obama stesso per l’apporto creativo e la partecipazione al cambiamento, contribuendo notevolmente al successo di Obey, artista divenuto ormai un’icona della street art.
